Costruire la piscina aumenta il valore della casa? La risposta è sì!
Grazie a nuovi materiali e tecnologie, costruire una piscina interrata è diventato un sogno più facilmente realizzabile.
Nel tempo la presenza della piscina rende l’abitazione e lo spazio esterno più vivibili. Aumenta e migliora la qualità di vita e soddisfa le esigenze di chi in famiglia ama lo sport e il divertimento come quelle di chi cerca il relax e il benessere. Un modo diverso, più divertente, rilassante, sano di vivere la propria casa e lo spazio circostante.
C’è anche un vantaggio ulteriore: la piscina rende l’immobile e l’insieme molto più interessanti in caso di vendita della casa.
Costruire una piscina interrata, tenendo in considerazione il tipo di impianto, la posizione geografica, la grandezza e le dimensioni, è anche un investimento immobiliare che dura nel tempo.
Vediamo alcuni dati a dimostrazione che costruire la piscina aumenta il valore della casa.
La piscina aumenta il valore della casa: le percentuali
Recenti indagini di mercato svolte dagli operatori del settore evidenziano che la valutazione di un immobile dotato di piscina interrata può aumentare del 10%-11% per arrivare fino anche al 15% in città come Roma e Milano. La percentuale sale ulteriormente fino al 20% per le nuove costruzioni e per piscine grandi e lussuose e anche al 30% per le ville.
In generale dunque la piscina aumenta il valore della casa se è interrata, in condizioni ottimali e deve essere stata costruita da non più di 5 anni. Il calcolo si fa considerando i costi di installazione e il valore dell’opera finita.
Parlando di affitto la presenza della piscina fa aumentare anche la quota di locazione fino al 50%.
Costruire la piscina fa aumentare le tasse sulla casa?
Se la piscina aumenta il valore della casa, è da non dimenticare che in fase di costruzione la sua presenza comporta i costi amministrativi dei permessi che vanno richiesti (DIA o permesso di costruire, a seconda della situazione).
Inoltre richiede il riaccatastamento dell’abitazione con impatto sulla rendita catastale dell’immobile e può incidere sul conto dell’IMU o delle tasse sulla casa in generale. Tutti costi da valutare già in fase di progettazione.
La sua presenza non comporta però automaticamente che l’abitazione venga ri-classificata come “immobile di lusso” e perda di conseguenza ad esempio agevolazioni fiscali, quali l’aliquota agevolata per la prima casa, ecc…
La piscina è un bene di lusso?
Per avere questo cambio, secondo il Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici del 2 Agosto 1969, devono verificarsi alcune condizioni minime ben precise, che elenchiamo qui di seguito:
- La piscina deve superare gli 80 mq: quindi diventano di lusso le abitazioni unifamiliari dotate di piscina con una superficie di almeno 80 mq. In questo caso l’immobile viene classificato automaticamente come abitazione di lusso.
- Se la piscina ha una superficie inferiore agli 80 mq diventa di lusso in presenza di altre caratteristiche: una superficie abitabile superiore ai 160 mq, una superficie di terrazzi e balconi superiore ai 65 mq e la presenza di rifiniture di pregio (materiali pregiati in pavimenti, pareti e soffitti, ascensori e montacarichi).